lunedì 29 aprile 2024

PROGETTO NAZIONI UNITE

 


«Volevo fare un’esperienza nuova, conoscere nuove persone e migliorare la lingua inglese». Sono le parole di Emanuela Gennari, 17 anni e studentessa del liceo Pico che dal 10 al 19 marzo 2024 ha partecipato al progetto delle Nazioni Unite a New York. L’abbiamo intervistata in esclusiva per voi.

 

Salve Emanuela, ci può spiegare cos’è il progetto delle Nazioni Unite a cui ha partecipato e com'è strutturato?

«In Italia il progetto si chiama Imuna oppure Ambasciatore del futuro, mentre a livello internazionale è conosciuto come NHSMUN (National High School Model United Nations). Ci sono diverse fasi: lo step uno è iscriversi al progetto. Questo ti dà la possibilità di frequentare 36 ore di lezioni online con professori italiani e inglesi. Dopodiché la maggior parte del lavoro si svolge in Italia: a coppie, i partecipanti si preparano per l’evento a New York facendo ricerche e scrivendo i documenti in inglese sull’argomento di cui parleranno. Una volta a New York, ci hanno divisi in commissioni diverse. Quindi ci siamo trovati insieme a ragazzi provenienti da tutto il mondo».

 

Fra i diversi argomenti, lei di cosa si è occupata?

«Io mi sono interessata della privacy negli spazi digitali e dei rifugiati climatici».

 

Come si è trovata durante questa esperienza? È stata all’altezza delle sue aspettative?

«No, ma in realtà non so cosa mi aspettassi (ride). Comunque è stato molto bello e mi sono trovata molto bene. Ho incontrato tantissime persone e ho avuto la possibilità di parlare anche con ragazzi stranieri. Le camere erano suddivise in base alla nazionalità, per cui non ho avuto tante occasioni per conversare con i membri delle altre commissioni. Sono partita da sola e conoscere nuove persone è stato naturale. Esplorare la città e creare dei legami duraturi è stata una delle parti migliori del viaggio».

 

C’è stato un momento che le è piaciuto di più?

«La cosa più iconica, che in realtà si può trovare anche sui giornali online o su Tik Tok, è stato il flashmob organizzato dall'agenzia con cui siamo partiti. Avevano deciso di trasmettere a Times Square tantissime canzoni italiane. Ci siamo trovati a ballare e cantare a squarciagola in una delle piazze più famose del mondo. Cesare Cremonini ci ha anche repostato su Instagram mentre intonavamo “La nuova stella di Broadway”».

 

Perché ha deciso di partire?

«Sono partita perché volevo fare un'esperienza nuova e principalmente perché mi sto interessando sempre di più alla politica internazionale, quindi i temi che trattavano mi piacevano molto. Volevo anche migliorare il mio inglese e interagire con altre persone su argomenti che non sono comuni tra i giovani».

 

A chi consiglierebbe quest’esperienza?

«La consiglio a chi vuole fare un'esperienza all'estero, conoscere nuove persone ed esplorare New York. Penso sia utile anche a chi è interessato a seguire una carriera politica o sociale».

 

Cosa ha imparato? Ma soprattutto, continuerebbe la strada della politica?

«Cosa ho imparato… beh, ho imparato ad adattarmi, a non essere timida e a non avere paura di buttarmi in un discorso in inglese con persone americane. Non so sinceramente se continuerò su questa strada, ma è stata sicuramente un' esperienza meravigliosa».

 

Elena Bianchini

 


       


 

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