IL CANESTRO CHE ACCOMUNA
Il 26 marzo 2024 a Modena, Nannetti Chiara, Zucchi Lucia, Roncati Chiara, Roncati Lucia e Silvestri Ginevra hanno partecipato al torneo di basket, contro altre scuole della provincia, classificandosi 2°.
Siamo spesso abituati a sentir parlare di come si svolge una partita di qualsiasi sport.
Ma non ci soffermiamo mai su quello che c’è dietro.
Intervistando, infatti, Chiara Nanetti, una delle ragazze che ha partecipato a questo torneo, ho potuto notare come non si sia soffermata a parlare di ciò che è accaduto nei minimi dettagli in ogni partita, ma ha, più che altro, spiegato come sia stato meraviglioso potersi confrontare contro altre persone che condividevano la sua stessa passione.
Uno sport, quando praticato con passione e voglia di superare i propri limiti riesce ad accomunare tutti portandoli a parlare la stessa lingua in campo.
Tutti, infatti, si trovano lì per lo stesso scopo, che non è vincere, ma giocare allo sport che si ama da sempre, confrontandosi contro avversari sempre più forti e agguerriti.
Quando infatti non ci sono stimoli che incitino a superarsi, spesso si inizia a prendere alla leggera anche lo sport a cui si è più appassionati.
Basta prendere in considerazione la gara di F1 in Australia del 2024 nella quale Verstappen, convinto di poter vincere facilmente come in ogni gara, viene sfidato da Sainz che lo supera e che vincerà la gara. Questo a dimostrazione che non bisogna mai prendere nulla alla leggera in uno sport, perché anche l’avversario, che a volte sembra più scarso, può essere quello che dà più filo da torcere.
Le nostre ragazze hanno giocato contro quattro scuole diverse, vincendo tre delle quattro partite disputate. Come successe anche ad Abu Dhabi nel 2021 quando Verstappen vinse contro un Hamilton inferocito all’ultimo giro, anche le ragazze del Luosi-Pico hanno sfiorato per poco il primo posto, quel posto che le avrebbe potute portare sul gradino più alto del podio, perdendo con grande rammarico la finale contro il Galilei.
Nonostante ciò, quest’esperienza non è stata meno piacevole, perché ciò che è più importante in una partita non è tanto quanti punti o quanti touchdown si realizzano, ma la passione e l’impegno che si mettono nel giocare per raggiungere il proprio obiettivo.
La redazione sportiva ci tiene a ringraziare Chiara Nanetti per essersi prestata all’intervista.
Da noi è tutto, alla prossima!
Miriam Esposito
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